La casa americana acquistò Volvo nel 1999 per una cifra pari a 6,5 miliardi di dollari (è evidente quindi la perdita) ed ora passa in mano ad un semi-sconosciuto (almeno nel Vecchio Continente) costruttore cinese che ha ottenuto il supporto del Governo di Pechino per l'operazione. Comunque, alla guida della Volvo non ci sarà alcun cinese come si vociferava da tempo, ma il presidente e CEO della casa svedese sarà Stefan Jacoby che ha già ricoperto lo stesso ruolo alla Volkswagen Group of North America, Jacoby che subentra quindi a Stephen Odell, il quale ricoprirà lo stesso ruolo per Ford Europa.
Anche il consiglio di amministrazione sarà quasi totalmente composto da europei: difatti, oltre la presidenza di Li Shufu, vi saranno Hans-Olov Olsson (vicepresidente), Freeman H. Shen, Hakan Samuelsson, Herbert Demel e Lone Fonss Schroder.
Nei prossimi anni, comunque, Volvo e Ford continueranno a cooperare per la fornitura di motori, componenti, lamierati e per quanto riguarda la condivisione delle rispettive proprietà intellettuali, mentre gli stabilimenti della casa scandinava rimarranno sempre in Svezia ed in Belgio. Ad ogni modo, l'obbiettivo principale è quello di espandere il mercato cinese di Volvo, con la costruzione di un nuovo impianto di produzione nei pressi di Pechino, Shanghai o Chengdu, che permetterà la vendita di almeno 150'000 Volvo all'anno solo sul mercato cinese entro il 2015.
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